Fino a poco tempo fa, l’ottimizzazione di una pagina seguiva il concetto di long tail (più scende la parabola delle keyphrase e maggiori sono le possibilità di convertire) e delle parole legate a un aspetto particolare della propria attività.
Ecco un esempio chiaro:
C’era un centro di interesse (i mutui, traduzione di mortgage) e le relative estensioni che potevano coincidere con le ricerche degli utenti. Ma in alcuni casi, questo processo era vago, distaccato dalle reali esigenze degli utenti. E si limitava a catturare traffico per qualsiasi tipo di ricerca ipotizzata.
Il processo si basava sull’individualizzazione delle keyphrase, sulla creazione delle pagine e sulla relativa ottimizzazione. Adesso il rapporto tra ottimizzazione SEO e long tail è cambiato: l’attenzione per le reali esigenze del proprio pubblico è al centro delle analisi, delle strategie, delle tecniche.
A volte i siti legati ancora ai vecchi sistemi per ottimizzare la long tail offrono dei risultati pessimi, risultati che Google sta cercando di limitare. Tutto questo viene superato da un approccio che mette al centro l’utente, e che studia il contesto circostante prima di agire.
Ecco una sintesi dei punti specifici elencati da SearchEngineLand:
- Fai brainstormimg – Il primo passo per fare una buona ricerca delle keyphrase e lavorare sulla long tail è semplice: devi fare brainstorming. Ovvero devi raggruppare il tuo team in una stanza e iniziare a lavorare sulle idee, prima che si mescolino con concetti esterni alla tua azienda.
- Raccogli le informazioni degli utenti – Devi cercare le parole giuste, certo, ma devi partire dalle persone. Quindi la ricerca si estende alle esigenze reali degli utenti, ai bisogni espressi da chi ha bisogno del tuo prodotto o servizio. Organizza ricerche, sondaggi, interviste per guadagnare dati importanti e comprendere le reali esigenze delle persone da raggiungere.
- Concorrenti – Guarda nella tua realtà, chiedi consigli al tuo team e interroga i tuoi clienti. Ma dai uno sguardo anche ai tuoi concorrenti. Attenzione, questo non significa copiare. Osservare le azioni dei concorrenti (anche dei migliori) deve essere un’aggiunta alla tua strategia delineata grazie alle tue idee. Non a caso il brainstormimg viene prima di questa fase osservativa.
- Ricerca delle keyword – Ora che hai sul tavolo le idee del tuo brainstorming, le valutazione dei tuoi clienti e le linee dei concorrenti puoi lavorare sulle keyphrase. E cercare quei termini più o meno importanti per il tuo business, contestualizzando sempre i risultati delle tue ricerche senza dimenticare la user experience. Ora la tua domanda è: dove si trovano le parole delle keyphrase? NeilPatel (fonte immagine) consiglia Google Suggest, ma c’è anche il più comodo ubersuggest da sfruttare. E, ovviamente, il tool di AdWords.
Una volta creata la pagina ottimizzata in base alle tue ricerche devi lavorare sui test, devi cercare di ottenere dei feedback (puoi usare usertesting.com) ma in ogni fase del processo c’è sempre una domanda da affrontare: questa pagina merita di esistere?
La vera differenza
Ecco, questo è un grande cambiamento del modo di lavorare sulle long tail.
Non è più un processo legato esclusivamente alla creazione di pagine e all’inserimento di keyphrase che soddisfino le ricerche effettuate con i diversi tool, ma un modo per comprendere e soddisfare le esigenze degli utenti.
Verifica di nuovo la bontà del tuo contenuto e chiediti: è utile questa pagina? Dà qualcosa agli utenti? I visitatori possono trovare informazioni, prodotti o servizi utili?
Why the long tail? In the last 30 days Quick Sprout got 88,833 visitors from search engines. Out of those 88,333 visitors, 80383 came from long tail searches – Quicksprout
Questa affermazione di Quicksprout dimostra anche come una buona strategia SEO che si basa sulle long tail, possa comunque generare una buona mole di traffico.
Un esempio concreto
Per un nostro cliente, Borgo Tre Rose (hotel a Montepulciano), abbiamo realizzato una guida turistica con gli itinerari per visitare la destinazione, un pdf ricco di foto e descrizioni delle cose più belle da vedere in zona.
Questa risorsa di indiscusso valore per molti turisti, è stata pubblicata su questa pagina del sito ufficiale http://www.borgotrerose.it/guida-montepulciano-toscana.html ed è scaricabile gratuitamente. Gli utenti per far partire il download devono solo dare una condivisione social tramite Facebook, Twitter o Google+.
Grazie a questa semplice risorsa, il sito di Borgo Tre Rose ha ottenuto in breve tempo un ottimo ranking su Google.it e un importante aumento di accessi profilati, da parte di utenti che hanno effettuato ricerche con keywords come “cosa fare a Montepulciano“, “Montepulciano e dintorni” , e varie altre combinazioni. Il ranking è migliorato anche a livello globale per keywords più generiche e competitive, evidentemente le condivisioni social sono state un fattore di spinta notevole per tutto il sito.
Alcuni dei visitatori dopo aver scaricato la guida in pdf, hanno anche effettuato una prenotazione per soggiornare nell’hotel, insomma un classico esempio di operazione SEO che ha dato ottimi frutti su tutti i fronti: + visite, + condivisioni social e + conversioni.
Non è un lavoro semplice, me ne rendo conto. Tu hai già pensato a una strategia adatta al tuo business online? Perché non iniziamo a lavorarci insieme?