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Avevamo già spiegato, in un precedente articolo, i motivi per cui un’azienda dovrebbe essere su Instagram. Oggi, invece, rispondiamo alla domanda: “Perché fare advertising su Instagram? E quali possibilità offre?”
Per rispondere, basterebbe qualche statistica ufficiale, i numeri parlano da soli:
- 400 milioni di utilizzatori ogni mese;
- 80 milioni di foto condivise ogni giorno;
- 3,5 miliardi di like al giorno.
Eppure, c’è molto di più. Ad esempio, pensare a che tipo di social network è Instagram: interamente basato su contenuti visivi (foto e video). Secondo diverse statistiche, il cervello umano processa le immagini 60.000 volte più velocemente rispetto ai testi. Non per niente, dalla sua data di lancio nel 2010, Instagram ha raggiunto l’incredibile numero di 150 milioni di utenti in soli tre anni. Una crescita di gran lunga maggiore a quella che avevano avuto in precedenza sia Facebook, sia Twitter, sia Pinterest.
Ma perché fare advertising?
Secondo alcune ricerche svolte dallo stesso social network, le persone vanno su Instagram per trovare ispirazione e per scoprire cose nuove relative ai loro interessi. Il 60% degli Instagrammers dice che sul social scopre molti prodotti e servizi, e il 75% di loro compie un’azione dopo essere stati ispirati da un post di Instagram. Sto parlando di visitare un sito, fare ricerche su un prodotto, acquistare o parlarne con un amico. In più, grazie alla sua diffusione globale, è possibile combinare un target molto rilevante con uno storytelling visivo. È la ricetta perfetta per generare campagne pubblicitarie di notevole successo.
Un altro punto di forza di Instagram è l’interfaccia: una carrellata (o un puzzle, dipende da come si decide di visualizzare i post) di contenuti visivi che appaiono molto grandi sullo schermo. Questo è un grandissimo vantaggio per l’advertising, soprattutto per gli utenti che, normalmente, sono infastiditi dalle pubblicità. A parte un piccolo tag (“sponsorizzata”), un annuncio non si distingue dagli altri normali contenuti di Instagram. A meno che il contenuto non renda palese che si tratta di una pubblicità.
Case studies di successo
Sempre più aziende, dai più grandi colossi alle realtà più piccole, stanno sperimentando le possibilità di advertising su Instagram, ottenendo ottimi risultati. Vediamo qualche esempio:
PetLove
PetLove è un’azienda brasiliana che vende prodotti per animali domestici. È nata 15 anni fa, ma di recente ha creato un app eCommerce, con l’intenzione di rendere più facile e veloce l’acquisto dei prodotti da parte dei suoi consumatori.
L’obiettivo per PetLove era attirare nuovi potenziali clienti che non conoscessero il marchio. Avendo già in corso diverse campagne di advertising su Facebook, la sfida per l’azienda era riuscire a raggiungere un’audience ancora maggiore, pur mantenendo la stessa spesa per le ads su Facebook.
PetLove ha creato su Instagram una campagna focalizzata al download dell’app, aggiungendo agli annunci sponsorizzati l’apposita call to action “download”. Gli annunci consistevano in foto degli animali scattate dai dipendenti dell’azienda all’interno degli headquarters. Il risultato sono state delle foto autentiche, che sembravano più degli scatti fatti per caso da alcuni amici, piuttosto che delle immagini patinate da rivista e qundi facilmente associabili ad una campagna di advertising.
Parlando di numeri, PetLove ha visto calare del 30% il costo medio per installazione dell’app rispetto ad altri canali.
Virgilio Spena, Marketing Analyst di PetLove, ha dichiarato: «Ci siamo concentrati sul trovare nuovi clienti, e Instagram si è rivelato essere perfetto per noi. Su Instagram, abbiamo trovato persone diverse rispetto a quelle su Facebook, pur usando una segmentazione simile. Le due piattaforme sono del tutto complementari».
Bloom & White
Bloom & White è un’azienda che lavora nel campo delle composizioni floreali. Ha voluto usare Instagram per provare ad aumentare le proprie vendite. Hanno utilizzato Power Editor per creare gli annunci sponsorizzati, utilizzando una loro mailing list già esistente per creare un’audience simile.
All’inizio, hanno testato i contenuti pensati per l’advertising (foto e video) facendo partire diverse campagne da pochi dollari ciascuna, scoprendo che i video fornivano performance migliori in termini di conversioni. Una volta scoperto il contenuto vincente, hanno aggiunto una call to action e aumentato il budget.
Il risultato è stato che gli ordini ricevuti per i bouquet sono aumentati del 62%, oltre che hanno iniziato a commentare sul loro profilo moltissimi nuovi consumatori.
Clover
Clover è un’app per gli appuntamenti online, dove giovani single possono conoscersi, parlare e decidere di incontrarsi. Funziona su sistemi operativi iOS e il servizio offerto copre tutto l’iter conoscitivo di un appuntamento, dal primo scambio di messaggi fino alla prima vera e propria uscita.
L’obiettivo di Clover non era solo quello di aumentare i download dell’app, ma anche di aumentare la base di utilizzatori attivi e costanti. Considerata l’alta concorrenza nel settore, Clover voleva anche una piattaforma dove fare advertising con un basso costo per installazione.
Clover con Power Editor ha creato una serie di foto-annunci che mostravano uomini e donne single. All’immagine era associato un copy che incoraggiava gli utenti a incontrare e chattare con altre persone single utlizzando l’app, e una call to action per installarla. Dal momento che Instagram dà la possibilità di targetizzare l’audience in base allo status sentimentale, Clover è stato in grado di selezionare un pubblico di uomini e donne single, residenti negli Stati Uniti e in Canada, di età compresa tra i 18 e i 35 anni che hanno come sistema operativo iOS 7 o superiori.
Alla fine della campagna, Clover ha registrato un incremento del 64% nelle iscrizioni al servizio di dating, riducendo del 30% il costo per l’acquisizione di nuovi utenti.
Kris Armstrong, Direttore Marketing di Clover, ha dichiarato che «Instagram è stata la piattaforma su cui l’azienda ha avuto maggior successo per l’acquisizione di utenti di alta qualità».
Dai spazio alla creatività: sii unconventional
Esistono tre tipi diversi di annuncio pubblicitario che si possono creare su Instagram: una semplice foto, un video oppure una carousel (una serie di foto in sequenza). Certamente la scelta del tipo di contenuto è importante, soprattutto in base al budget che si ha a disposizione, ma ancora più importante è cercare di fornire all’utente un’esperienza il più naturale possibile. Le campagne di successo, infatti, sono quelle in cui gli annunci si integrano in modo naturale con i contenuti organici del profilo e non si discostano dalla normale user experience del social. Secondo Venture Beat, il 58,3% degli utenti più attivi su Instagram non sono contenti di come le pubblicità sono integrate all’interno della loro news feed. Molti brand non capiscono questo aspetto fondamentale e fanno advertising su Instagram esattamente come lo fanno sulle altre piattaforme, non sfruttandone a pieno le potenzialità e ottenendo risultati poco soddisfacenti.
Pensare a contenuti divertenti e originali senza palesare che si tratta di annunci non è una sfida facile, ma porta risultati concreti. L’acquisto di prodotti si sta spostando sempre di più sui social network, e proprio per questo anche su Instagram è possibile aggiungere al proprio annuncio tre diversi pulsanti che richiamano a una call to action. Questi sono “shop now”, “learn more”, “sign up” o “install now”, indirizzati quindi all’acquisto, alla visita di un sito o al download di un’app.
Instagram offre illimitate possibilità per esprimere al 100% la propria creatività, e infatti le campagne “unconventional” hanno sempre riscosso grande successo tra il pubblico. Esempi come quello del ristorante Comodo di New York fanno scuola, poiché sono riusciti a raggiungere altissimi livelli di coinvolgimento non spendendo neanche un centesimo. L’idea del ristorante è stata quella di creare il menù utilizzando le foto scattate dagli utenti all’interno del locale. Aggiungendo il semplice hashtag #ComodoMenu al menù cartaceo, il ristorante ha spinto i clienti a scattare foto, postarle su Instagram e a condividerne delle altre, raggiungendo alti livelli di engagement. Ora puoi sederti al ristorante, scegliere il tuo piatto da Instagram, mostrarlo al cameriere e mangiare. In questo caso, Comodo è riuscito ad ottenere più clienti, a farsi conoscere attraverso i social e a generare contenuti virali attraverso gli utenti, tutto a costo zero.
Un altro esempio è stata la campagna di Chupa Chups in occasione di Halloween 2014, quando la nota marca di dolci ha creato una vera e propria caccia al tesoro sul suo profilo Instagram, utilizzando hashtag e tag per far navigare gli utenti da un luogo all’altro della “casa” alla ricerca della mascotte “Lolli”. Anche in questo caso, è bastata una semplice idea per creare un livello di coinvolgimento molto elevato e rendere l’esperienza social unica e divertente.
La gestione dell’advertising e il rapporto con Facebook
La pubblicità su Instagram si crea e si gestisce attraverso Facebook Ads. Di conseguenza, il processo creativo è molto simile per i due social network, che diventano sempre più complementari. Per una campagna di annunci su Instagram, infatti, possono essere utilizzate le immagini o i video già usati in precedenti campagne su Facebook. È come gestire due differenti piattaforme social attraverso una sola.
Sebbene le possibilità di targetizzare un pubblico specifico su Instagram sono molto più limitate rispetto a Facebook (dove si possono indicare categorie, comportamenti, interessi, oltre che informazioni anagrafiche e geografiche del pubblico), il fatto che i due social in qualche modo “collaborino” rende più efficiente il raggiungimento dei consumatori. Attraverso Facebook Ads, infatti, quando si crea una campagna è possibile decidere che questa parta anche su Instagram. In questo modo, le piattaforme ottimizzano la ricezione degli annunci combinando tra di loro i pubblici dei due social. Questo fornirà performance migliori rispetto ad avere campagne separate nella newsfeed di Facebook e di Instagram per quanto riguarda website clic, website conversions, visualizzazioni dei video o installazione di app (a seconda della call to action stabilita).
In conclusione
Instagram è a tutti gli effetti una piattaforma che offre moltissime possibilità in termini di advertising, per tutte le realtà, dai grandi brand fino alle PMI. Consigliamo a tutti i nostri clienti e a tutti gli imprenditori di considerare Instagram all’interno di un piano di web marketing cross media e multicanale, soprattutto se il business è associato a settori come design, fashion, food, travel traggono beneficio dal naturale aspetto di Instagram, un social alimentato solo ed esclusivamente da contenuti di tipo visivo.
Credits immagine – Shutterstock – Instagram
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