Nelle ultime settimane si sono succedute le mosse strategiche delle due big companies del web, ognuna sta cercando di “invadere il campo” dell’altra: infatti Big G sta sviluppando applicazioni per rendere le ricerche online più social, e Facebook lancia un servizio mail per cercare di sottrarre utenti a Gmail e semplificare lo scambio dei contatti sulla propria piattaforma.
Facebook vs Gmail
Partiamo da Facebook, che ha presentato lo scorso 15 novembre il suo sistema di messaggistica, Facebook Messages, che sarà attivato progressivamente a tutti gli iscritti. Il progetto, in precedenza chiamato Titan, è semplicemente un integrazione fra la chat, le e-mail e gli sms, vale a dire che ogni utente potrà usare il canale che preferisce poiché saranno tutti sincronizzati.
L’intento del social network è sfruttare l’enorme base di utenti iscritti per spingerli ad adoperare l’account @facebook.com per le loro conversazioni, potendo fare affidamento anche sul supporto sms (quindi anche senza smartphone) e sulla social inbox, cioè la cartella che conterrà in automatico le mail e i messaggi dei nostri amici, filtrando chi è esterno alla nostra rete di amicizie.
Mark Zuckerberg ha affermato che questo servizio non vuole essere un’e-mail killer, bensì superare il concetto stesso di posta elettronica.
Se teniamo d’occhio i dati di utilizzo dei competitor, gli utenti che hanno un account Gmail sono 193 milioni, Yahoo! ne conta 273 e il pioniere Hotmail 360 milioni (fonte:Frost & Sullivan, settembre 2010), ma è difficile prevedere se il “seamless messaging” di Facebook potrà sostituire i più complessi programmi di posta elettronica, essendo privo di funzioni avanzate e perchè solo successivamente sarà compatibile con IMAP e Jabber.
Sul fronte geo-localizzazione le cose vanno diversamente, poiché Facebook Places non ha avuto un grosso impatto sugli utenti, soprattutto se paragonato ai più popolari Foursquare e Gowalla, mentre Google investe sempre più risorse nel settore travel online.
Dopo l’acquisizione, avvenuta a luglio 2010, di ITA Software, azienda che produce tools per il booking dei voli, adesso si appresta a lanciare Hotpot, un servizio basato sulle directory di Google Places che ha la funzione di consigliare negozi, ristoranti, hotel e quant’altro nelle vicinanze della località desiderata. Il tutto integrato con la possibilità di seguire i consigli degli amici ed inserire le proprie valutazioni, in linea con l’irrinunciabile aspetto social.
Da subito le OTA hanno protestato per la possibile manipolazione dei risultati di ricerca e alcune di esse si sono unite per denunciare l’acquisizione al Dipartimento per la giustizia Americano e fondando un sito, Fairsearch.org per mettere in guardia gli utenti.
Per ora Google ha risposto che non implementerà la meta-search e che ITA Software servirà a raffinare i risultati organici. Tuttavia, l’uscita di Google Hotpot, per ora disponibile solo in inglese e con pochi risultati indicizzati, lascia presagire una svolta nelle ricerche localizzate.
Come si può vedere nella schermata, infatti, dopo aver digitato la località richiesta e il tipo di servizio (ad esempio “restaurant New York”), i risultati sono classificati per voti (i ratings sono rappresentati dalle stellette) ed è possibile creare un proprio database, condividerlo con gli amici, o affidarsi a quello che altri hanno ritenuto valido.
Facebook acquisirà Myspace
L’assorbimento degli ex competitor non è una novità, dalle parti di Palo Alto: adesso sembra che toccherà a Myspace, il social network che conta 150 milioni di utenti e che è considerato ormai sorpassato. Per ora è stato annunciato il Mashup con Facebook, cioè gli utenti di Myspace possono importare i propri dati e i contatti sul proprio account FB direttamente dalla pagina di Myspace.
In altre parole, l’ex rivale diventerà probabilmente un estensione di Facebook, più che sinergia possiamo definirla una tattica astuta per monopolizzare il mercato dei social network.
Per concludere, il recente articolo di Hitwise ci dà la misura di quanto sta accadendo: nell’ultima settimana un quarto del traffico web degli USA (escludendo il traffico mobile), precisamente il 24,27%, era diretto verso Facebook.
Un flusso che continua a crescere e avvicina sempre di più il numero di utenti unici a quello di Google, sebbene si tratti di due servizi differenti: secondo il grafico sugli accessi ad Internet in Inghilterra, a novembre 2010 le visite degli utenti a Google.co.uk sono l’8,99% del totale, mentre Facebook.com raggiunge il 7,27%, un dato che potrebbe invertirsi se il nuovo servizio mail di FB avesse successo.
Dalle mosse dei due player nelle prossime settimane si capirà se la sfida sarà sul terreno social o altrove.
Per quanto mi riguarda, fra i due competitors è Facebook quello che ha un maggiore potenziale di crescita per il futuro, poichè credo che entro massimo un anno lancerà un suo motore di ricerca interno. Probabilmente mi sbaglierò, ma se questo dovesse accadere lo scenario del web cambierebbe in maniera radicale, poichè finalmente ci sarebbe una vera alternativa al monopolio di google in ambito search.
Facebook potrebbe sfruttare l’eventuale motore di ricerca interno soprattutto per ottenere più ricavi dalla propria piattaforma di advertising, che attualmente genera scarsissimi risultati se paragonata a google adwords.
Ovviamente le mie sono solo previsioni ipotetiche, probabilmente mi sbaglierò, ma ci rivediamo fra un anno, poi non dite che non l’avevo detto! :-)
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