Seo Multilingua: come geotargetizzare un sito in più lingue con Webmaster Tool di Google



Carlo uno dei lettori del nostro blog ci ha chiesto alcuni consigli per ottenere risultati migliori in ambito SEO, per i siti multilingua. Nello specifico il suo problema riguarda il geotargeting SEO su uno stesso dominio composto da più lingue.

In questo post troverete una guida passo dopo passo per risolvere il problema ed ottenere un ranking migliore nelle varie lingue.

Prendiamo come esempio il lavoro svolto per un nostro cliente, il quale ha un dominio .com in cui l’italiano è la lingua principale, ma poi come per la maggior parte dei siti web che si rivolgono a più mercati, ha anche altre quattro versioni del sito in altrettante lingue straniere.

Il contenuto descrittivo delle pagine è stato tradotto integralmente in ognuna delle lingue e tale contenuto è ubicato fisicamente all’interno di una struttura a cartelle abbastanza semplice, ad esempio: nomesito.com/FR/ per le pagine in lingua francese, nomesito.com/De/ per la lingua tedesca e così via.

Potreste pensare, erroneamente, che questa soluzione basti per provare a Google che il contenuto di ogni cartella corrisponde alla lingua indicata e così, seguendo la logica riportata nell’esempio qui sopra, tutto ciò sia sufficente per ottenere buoni risultati sui motori di ricerca come google Francia, google germania, etc. In realtà spesso non è così, perchè su Google.fr così come su Google.de quelle pagine non riescono ad ottenere il giusto ranking, perchè Google vede il sito come targetizzato sull’Italia.

Si potrebbe rispondere che è sufficiente acquistare dei domini specifici per i paesi a cui si è interessati. Al di la del fatto che questa soluzione comporta diverse problematiche a livello di sviluppo, la cosa non è poi così semplice anche perchè in certi paesi come la Francia non si può ottenere un dominio con estensione .fr finchè non si dimostra di avere una sede in loco. In alcuni paesi è ancora peggio. In Norvegia per esempio per i domini .no, non basta avere una sede fisica ma occorre avere almeno 10.000 sterline come capitale sociale.

Per queste e altre ragioni alle aziende di solito conviene inglobare il tutto all’interno di un unico dominio. Allora abbiamo pensato ad un modo che ci consentisse di aiutare Google a capire che, seppur con un solo dominio stiamo in realtà lavorando sul SEO per diversi paesi e diverse tipologie di utenti. La soluzione è stata abbastanza semplice, ci è bastato caricare sitemap XML separate per ogni lingua e settare il Geo targeting in Google Webmaster Tools per ogni paese specifico.

Questo soluzione ovviamente funziona solo per domini non geo specifici come: .COM,.ORG, .INFO, .NET ecc. il metodo quindi non può essere usato per domini tipo .it o .de e così via.

Queste le istruzioni dettagliate da compiere:

  1. Create sitemap XML separate per ogni contenuto specifico di ogni paese. Per esempio nomesito.com/EN/ e tutte le pagine in quella cartella sono su una sitemap XML, ovvero nomesito.com/EN/sitemap-EN.xml. Per compiere questa operazione in maniera più veloce potete utilizzare un generatore di sitemap XML. Dopo di che create un’altra sitemap XML per tutte le pagine relative alle altre lingue, tipo nomesito.com/FR/ per la lingua francese e così via.
  2. Andate su Google Webmaster Tools cliccate sul pulsante “aggiungi sito” e inserite l’URL specifico includa la cartella della lingua, ad esempio nomesito.com/EN/
  3. Successivamente verificate la proprietà del sito web tramite l’inserimento di un meta tag o l’upload ftp di un file html nella root principale del server.
  4. Una volta che il sito è stato verificato potete andare sull’area principale dei webmaster tools e cliccare sul sito che avete appena aggiunto.
  5. Una volta nella dashboard cliccate su “Configurazione Sito” e poi “Sitemap”. Adesso aggiungete l’URL della sitemap XML specifica nel box, per esempio per nomesito.com/EN/sitemap-EN.xml basta aggiungere sitemap-EN.xml.
  6. Dopo il caricamento della sitemap si effettua il geo targeting. Tornate alla dashboard relativa a questa parte del sito, cliccate su “Configurazione sito” poi “Impostazioni
  7. Nella pagina impostazioni troverete il menù a discesa per “Destinazione geografica” dove potrete selezionare il paese specifico per quella sitemap.

Dopo quest’ultima operazione il Geo targeting multilingua per lo stesso dominio è fatto! Chiaramente se il sito è composto da più lingue e quindi più sottocartelle dovrete ripetere tutti i passaggi più volte.

Ci tengo a specificare che questo metodo del tutto lecito non ha alcuna contro indicazione e noi di Secret Key dopo averlo testato per diversi clienti abbiamo riscontrato un miglioramento generale per ognuna delle lingue targhetizzate. Testatelo anche voi e fateci sapere se avete ottenuto benefici come nel nostro caso.

22 Comments

  • Arturo Salerno ha detto:

    Enrico è una soluzione veramente interessante e utile quella che proponi, complimenti!

    • Enrico Ferretti ha detto:

      @Arturo grazie dei complimenti, è uno di quei dettagli che però fa la differenza in ambito SEO.

  • Filippo ha detto:

    Consiglierei però: en.nomesito.com/sitemap-EN.xml.
    Filippo

    • Enrico Ferretti ha detto:

      Ciao Filippo, pensa che al Be Wizard invece hanno portato dei case history che dimostrano esattamente il contrario di quello che affermi tu, ovvero google preferisce la suddivisione per lingue in sottocartelle e non sottodomini. Se ti vai a rivedere il profilo twitter dell’evento o l’hashtag #bewizard2011, puoi ritrovare alcune conversazioni in merito.

  • Filippo ha detto:

    Enrico: grazie mille. Sarà fatto. Andrò subito a rivedermi la cosa.

  • Gianluca ha detto:

    Soluzione un pò fantasiosa ma, sembra, molto utile ed interessante. Da testare sicuramente. Complimenti, ottimo post.

  • Salvatore ha detto:

    Caro Enrico,
    come sempre scrivi articoli concreti e di indubbia utilità.
    Credo quindi di aver perso io qualche passaggio.
    In relazione infatti all’opportunità di segnalare all’interno del Google WebMaster Tool diverse sitemap quante sono le versioni in lingua, oltre a concordare appieno, l’ho sempre fatto.

    Non avevo però mai considerato di scegliere anche la destinazione geografica come giustamente suggerisci.
    Il problema però è che se vado in IMPOSTAZIONI (avendo già precedentemente caricato 2 differenti sitemap, ovvero una per l’inglese ed una per l’italiano) per selezionare l’IMPOSTAZIONE GEOGRAFICA,
    il tool mi consente di scegliere SOLO 1 DESTINAZIONE (ma dal tuo post mi capire di capire che è possibile farlo più volte a seconda delle lingue).
    Dunque è un mio problema?

    N.B.
    Mi riferisco ad un sito avente un estensione .com ovviamente e con la lingua inglese installata su una sottocartella, mentre quella italiana nella root principale del dominio.

    Grazie,
    Salvatore

    • Enrico Ferretti ha detto:

      Ciao Salvatore e grazie per l’apprezzamento.
      Se hai verificato un solo dominio tipo http://www.nome.com e ad esso hai associato due sitemap, una per l’inglese ed una per l’italiano, nelle impostazioni della destinazione geografica avrai solo una lingua di preferenza (credo l’italiano visto che l’inglese è una sottocartella). Per cui dovrai aggiungere un nuovo dominio dandogli l’url http://www.nome.com/en/ ed inserire la sitemap in questa sottocartella. Dopo di che imposti come destinazione geografica Stati Uniti. spero di essere stato chiaro, un saluto!

  • Alessandro ha detto:

    Ciao Enrico,
    ottima considerazione e non ci avevo mai pensato. Solitamente cerco di convincere il cliente a usare due siti separati, invece ora posso provare con lo stesso.
    Bravo. :)

    • Enrico Ferretti ha detto:

      Ciao Ale, grazie! Era una soluzione semplice che incredibilmente non avevo mai preso in considerazione, poi una sera sul tardi mi è venuto un lampo…. E’ proprio vero che lavorare di notte a volte porta benefici!

  • Stefano ha detto:

    Ciao,
    avrei una domanda. Nel caso di un dominio .it, visto che con il webmaster tool non si può impostare un target specifico per la lingua, come si può fare per “suggerire” a Google che esiste una versione eng del sito?

    • Anonimo ha detto:

      Ciao Stefano, nel post spiego proprio come fare quello di cui hai bisogno con il webmaster tool, per cui non capisco la tua domanda. Forse ti riferisci al fatto che non avendo una sottocartella per ogni lingua, non riesci a differenziare la lingua rispetto ai contenuti del sito?

  • Luca ha detto:

    ottimo articolo, preciso e conciso. sembrerebbe proprio quelo che mi serve.
    prima di iniziare a fare tutto ciò che hai indicato però, volevo chiederti un paio di cose.
    il mio dominio è .com, acquistato su aruba (hosting italiano no?), la index.htm (sito tutto statico per ora…) sarà la versione inglese, con relativi:

    quindi farei il tutto poi per le cartelle delle versioni /it, /ru e cn…

    1° domanda: secondo te è un problema che non sia la versione ita, la index nella root principale?

    2° domanda: anche nella stessa versione in inglese, che è sulla root principale ancora tutte le pagine non ci sono, quindi metto su il sito non completo.. con pagine che andranno implementate in futuro. mi consigli di aspettare che il sito sia stabilizzato con tutte le pagine che inserirò in futuro per fare questo lavoro, o posso già farlo ora, e poi in futuro implementare ulteriormente il tuo lavoro di geotarghtizzazione?

    grazie anticipatamente,

    Luca

    • Anonimo ha detto:

      Ciao Luca, di seguito rispondo alle tue domande.

      1°: vai tranquillo, se scegli che sulla root principale ci sia la versione del sito in lingua inglese (quindi non solo la index) a google non crea nessun problema.

      2°: il fatto che nella versione inglese manchino alcune pagine non vuol dire che tu non possa fare ora questa operazione e successivamente aggiornare la sitemap nel momento in cui completi tutte le pagine.

      Saluti!
      Enrico

      • Luca ha detto:

        ciao Enrico, grazie mille per le risposte! :)
        allora procedo con la vostra soluzione. spero di riuscire facilmente nell’impresa, mal che vada ci risentiamo ;)
        complimenti per il blog e per l’agenzia.

        Luca

  • Federico Morato ha detto:

    L’articolo pone l’accento su un problema, ma dimentica un punto fondamentale: la maggior parte dei siti web sono oggigiorno costruiti con una soluzione CMS (per esempio, WordPress), dove non si possono utilizzare le varie sottocartelle, in quanto c’è la gestione delle sottocartelle in maniera virtuale, con il mod_rewrite.

    Come fare allora? La soluzione è utilizzare plugin che lavorano per sottodomini, cosa tecnicamente possibile ma più “difficile” rispetto a utilizzare cartelle. In particolare, ho studiato il problema per WordPress, e nel mio blog ho scritto vari articoli su questo tema.. 

    • secretkey ha detto:

      Salve Federico, quello che dici è vero, ma in realtà c’è un modo per compiere questa operazione anche su cms come wordpress e joomla, è complicato ma fattibilissimo. Magari in futuro faremo un post nel quale spieghiamo la procedura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *